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Articolo del Blog

Come prepararsi per un lungo viaggio di crescita personale.

Benvenuto o benvenuta nella categoria "crescita personale". Stimato lettore o stimata lettrice, se sei qui è giusto informarti, che l'unico scopo di questa categoria, è la mia e la tua crescita personale.

Si anche la mia, perché sto facendo lavorare a pieno regime la mia coscienza, per scrivere questo articolo, devo scegliere con cura ogni parola, per rendere chiaro ciò che voglio dire a qualsiasi persona lo leggera.

I concetti sono assimilati, le mie ricerche e la mia esperienza personale hanno creato un percorso, il mio percorso, è ciò che di più reale, ci sia nella mia vita.

Ma ora tu compagno o compagna di viaggio, stai per entrare nella mia scia, quindi devo stare ben attento, a non mandarti fuori strada alla prima curva. Devo pensare anche a chi sta ancora più indietro, a chi non sa ancora nulla di questo percorso, a chi si accinge a sentire il desiderio, di crescere personalmente per la prima volta in vita sua, devo adattare il mio passo anche a loro, per non farli smarrire, rimanendo indietro.

"E' come essere in un sentiero pietroso che conduce in cima a una montagna, posso ricordare ogni minimo sasso, incontrato nei passi già fatti.

All'inizio ero a piedi nudi: Ricordo il sasso che ha lasciato un fastidio al tallone, quell'altro più grosso, in cui ci sono andato a sbattere con il mignolo, (Dove obbligai Gesù Cristo stesso, ad' ascoltare cosa avevo da dirgli, poi in seguito riusci per mia fortuna a chiarirmi) ricordo tutti quei sassolini e rametti che hanno causato ferite, che man mano che guarivano formavano dei calli, che pian piano ho curato, mentre mi riposavo attorno a un fuoco ristoratore, con altri viandanti che percorrevano lo stesso percorso.

Avvolte questi pellegrini, erano accompagnati da guide che già sapevano cosa ci sarebbe aspettato in seguito in quel tratto di strada, allora ho accettato le loro indicazioni e anzi, ho percorso un tratto di strada assieme a loro.

Qualcuno mi ha dato delle scarpe da mettere ai piedi, altri hanno pian piano equipaggiato il mio zaino di strumenti, di cui avvolte, inizialmente disconoscevo l'utilità. Altri hanno addirittura speso parte del loro prezioso tempo, per insegnarmi a marciare, in modo che il mio passo sia più spedito e meno faticoso.

Tutti con un obiettivo, una gara con se stessi, non con gli altri. La vitoria di uno, non è prerogativa della sconfitta dell'altro. La vittoria non è arrivare prima degli altri, ma arrivare la su in cima alla montagna, nel punto più alto che la tua persona possa esprimere.

Ora per scrivere quest' articolo mi devo voltare indietro, non so in che punto del tuo percorso sei in questo momento, sarebbe bello conoscerti ed' iniziare da li, potresti essere più avanti di me, allora posso solo provare a immaginare cosa farei io al tuo posto: Starei ad' aspettare che io e gli altri miei lettori, raggiungessimo il tuo punto di osservazione, per non dover scendere troppo in basso nel tuo percorso.

Questo lo dico perché le critiche costruttive sono ben accette, ma devono essere frutto di esperienza personale, non fantasticherie teoriche, di chi in quei sassi non ci ha mai camminato.

Un atto di fiducia

In questa sezione del blog, parliamo solo di fatti certi e che tutti possono comprovare, perché hanno funzionato con me e con centinaia, se no migliaia di persone, e le conferme non tarderanno ad' arrivare nemmeno per te, se proverai a credere, se mi darai un minimo di fiducia, non fede, ma fiducia, mettimi alla prova come faresti con un maestro di difesa personale, e segui il mio programma di crescita personale.

E' semplice capire se quello che stiamo facendo avrà dei risultati.

In palestra devi prima di tutto affrontare una preparazione atletica, che serve a portare il tuo fisico a livelli ideali per poter fronteggiare uno scontro fisico.

Dopo di che si imparano dei principi che sono utili qualsiasi sia l'aggressore che ci si possa parare d'avanti: Come la pressione in avanti, la linea centrale, il cuneo.

Il nostro corpo inizialmente è scoordinato, non riesce ad apprendere questi principi perché vanno contro le sue normali, malsane abitudini.

Ma attraverso esercizi didattici, il maestro riesce a installare nel tuo corpo quelle reazioni automatiche che ti portano a seguire i suoi giusti principi, frutto di lunghi studi sulla fisica del corpo umano, antropologici, e testati sul campo, magari nella sicurezza pubblica o privata.

Dopo di che ti insegna le vere e proprie tecniche, per poter tenere sotto controllo l'utilizzo di quei principi, come accendere e spegnere la pressione in avanti, come attaccare la linea centrale del nemico e difendere la propria, come accentuare o ammorbidire il cuneo per trarne vantaggio in entrambi i casi.

E' ovvio che seguendo l'allenamento si vedono dei progressi graduali nel proprio corpo e nella sua stabilità, notiamo che quei principi sono sempre più insiti e automatici in noi e si ripropongono facilmente mentre ci alleniamo con altri compagni di allenamento, per quanto riguarda le vere e proprie tecniche, sono più difficili da imparare e mettere in atto, ma con il tempo anche queste verranno assimilate dal inconscio e ci accorgeremo di eseguirle sempre con più disinvoltura.

Lo stesso ti accadrà a livello mentale in questo mio percorso. dove dovrai sgobbare per imparare a difendere la tua coscienza, le tue emozioni, il tuo intelletto, la tua pace e serenità interiore.

Se inizierai a praticare, dovrai mettere la tua mente alla prova, perché gli chiederai di comportarsi come non è sua abitudine, le imporrai uno sforzo per rimanere focalizzata dove tu vuoi, e in molti casi le invertirai completamente il suo modus operandi, per applicare i principi che ti illustrerò.

Allo stesso modo dovrà raffinarsi per apprendere e poi eseguire con disinvoltura le tecniche, anche quando si trova davanti alla realtà di uno scontro, quando qualcuno cerca di rubarti le energie, quando una situazione ti inonda di cattive o basse emozioni, quando vorrai raggiungere un obbiettivo o un desiderio e nulla e nessuno potrà riuscire a fermarti.

Voglio partire a indicare questo percorso dal basso, perché è da molto in basso che son partito.

Da un bambino che ero, debole fisicamente, che passava le notti insonni, fra ansie, angosce e lacrime. Che poi son diventato un ragazzino sfigato, pauroso, timido e sfiduciato, pieno di dubbi sulla sua utilità e sicuro di morire vergine. Che poi crescendo sono diventato un ragazzo sportivo, ma aggressivo, distaccato dalla realtà, egoista, egocentrico, permaloso. Ma che poi ho sbattuto a tutta velocità, contro una freccia che ha spappolato il mio ego e allora ecco la necessità di mettermi in viaggio in questo percorso, per sopravvivere al vuoto lasciato dal ego sgretolato, per non impazzire, per non diventare inumano, per ricrearmi, visto che non ero più nulla.

Allora mi son detto, visto che devo ripartire da "zero" tanto vale che lo faccia con tutti i criteri necessari.

Avendo avuto una vita abbastanza diversificata, avendo conosciuto volente o nolente ogni tipo di persona, dalle più emotivamente basse, a quelle molto più alte di me, capii che il problema non erano le situazioni che mi erano capitate, ma il mio modo di affrontarle, quindi mi misi alla ricerca teorica e pratica di un centro che mi permettesse di rimanere invariato qualsiasi cosa accadesse attorno a me.

Ho iniziato la ricerca di questo centro in sede spirituale, ma qui in "Crescita personale" non parliamo di spiritualità, quindi mi limiterò a trattare argomenti pratici, per il tuo benessere immediato, non per quello delle vite future, che poi è... va be lasciamo perdere, di questo parlerò nel mio canale "spiritualità".

Comunque in questi articoli, non parleremo di Spirito, non parleremo di Anima o di Dio, e nemmeno di meditazione, preghiera o di reincarnazione, inferno e paradiso. Il nostro Dio, Spirito e Anima sarà il nostro Subconscio, la meditazione o la preghiera, sarà il modo in cui impareremo a rivolgerci a esso, e la reincarnazione, l'inferno o il paradiso, saranno i risultati che ne otterremo.

Lo scopo di questi articoli sarà quello di insegnarti a dialogare con il tuo inconscio, in modo che lui possa finalmente capire cosa vuoi dalla tua vita e lavorare in simbiosi con te per ottenerlo, anzi che remarti contro.

Devi capire che qualsiasi disaggio tu abbia, sia interiore che esteriore, la causa devi andare a cercarla nelle tonnellate di informazioni, malsane che sono entrate liberamente nelle tue interiora, sono scese lunga la tua colonna vertebrale, andando pian piano a depositarsi nel tuo essere più profondo, in alcuni casi estremi, vanno addirittura a modificarti il dna, causando malattie fisiche.

Vanno in ogni caso a limitare la tua vitalità, la tua visione della realtà, limitano la quantità di dati disponibili alla tua coscienza nel momento presente, come un Hard-disk troppo pieno, limita l'uso della ram sul tuo Pc o smartphone.

La nostra mente conscia quella che ti serve per fare questo calcolo: 432x3 per intenderci (io la chiamo semiconscia, perché è solo potenzialmente conscia), è la responsabile di ciò che introduciamo nel nostro organismo, sia fisico, mentale, sub mentale, e per chi ci crede, spirituale. Loro gli spirituali, la chiamano "Il guardiano della soglia", penso che sia l'appellativo più appropriato per indicare la sua più corretta funzione.

Lei è l'unico strumento materiale (e noi è su questo piano che vogliamo restare), che può salvare il nostro inconscio, ma dobbiamo dargli il manuale di istruzioni, perché la nostra mente non lo conosce affatto. Anzi molto spesso è lei la mente semiconscia stessa, con i suoi dialoghi interni, ciò che causa effetti negativi per il nostro inconscio.

I due gemelli

In questa prima fase voglio prendere come esempio una storia, per creare dei simbolismi, visto che questi sono la lingua preferita del inconscio.

Non so se questo racconto è reale o no, se è stato esagerato o completamente inventato, ma è perfetto per introdurre i prossimi articoli, non mi ricordo dove lo lessi, diceva più o meno cosi:

-Un Psicologo, stava compiendo una ricerca personale, sui traumi mentali, lasciati dai genitori in eredità ai propri figli.

Cosi fra le varie indagini si trovò fra le mani la cartella di un pericolosissimo e violento criminale, padre di due gemelli maschi, che chiameremo il primo Davide e il secondo Simone.

"Mi vorranno scusare i vari omonimi che leggeranno questo articolo, e si sentiranno toccati in un modo o nel altro, ma non ho scelto questi nomi a caso.

Come ti ho specificato inizialmente qui è in gioco anche la mia di crescita: Ho notato che ogni uno di questi due fratelli, evoca in me due immagini mentali di persone che sono passate nella mia vita, il primo gemello mi rappresenta un Simone e il secondo un Davide, che formano nella mia mente due simboli completamente opposti.

Scrivendo questo articolo le ho notate e allora ho deciso di invertirle, al fine di dissolverle:

Al mio Davide gli farò fare la parte nel racconto, che normalmente sarebbe spettata a Simone e al mio Simone, quella che nel racconto è di Davide.

Ti posso garantire che non è facile, il mio inconscio cerca di mettere ogni uno al proprio posto, ma grazie agli studi e alla pratica, posso dirgli "ti stai sbagliando!" Davide e Simone sono solo due parole, che non hanno più nessuna influenza nella mia vita, visto che i loro soggetti attribuiti non li vedo entrambi da anni, e comunque loro due, non sono tutti i Davide o i Simoni della terra".

-Nella cartella del padre, c'erano specificati diversi arresti per violenza e maltrattamenti domestici e i due fratelli erano finiti più volte a vivere in favole orribili, dove il padre, faceva la parte del mostro.

Lo Psicologo decise di rintracciare questi due gemelli che ormai dovevano essere uomini fatti, per vedere come avesse influito un padre cosi catastrofico nelle loro vite.

Pur avendo avuto un infanzia e un adolescenza pressoché identica, fra botte, grida, insulti, responsabilità opprimenti, al momento presente avevano una vita completamente diversa.

I due vivevano a migliaia di km di distanza l'uno dall'altro, non si vedevano più dalla morte della madre, che era vissuta con loro fino alla fine, e poi erano andati ogni uno per la sua strada.

Uno Davide, viveva in un caravan ai margini della società, era anche lui un delinquente incallito come il padre, aveva avuto una moglie e due figli, ma non vedeva nessuno dei tre da diversi anni.

L'altro, Simone era un giudice fra i più amati e rispettati nel suo paese, per il suo senso e la sua interpretazione di giustizia. Viveva in una splendida tenuta circondato dai suoi figli, nipotini e una splendida moglie che lo amava alla follia.

Lo Psicologo, riusci a ottenere un intervista con tutti e due, da queste risulto che entrambi facevano emergere il padre come causa effetto della loro vita, Davide ripeteva da sempre, come un tormentone:

-"Non posso che incolpare mio padre per la vita disagiata che ho fatto".

Mentre Simone diceva:

-"Devo ringraziare mio padre, se ora ho questa fantastica vita".

La differenza

Potrebbe anche essere che il Giudice è stato solo fortunato a conoscere le persone giuste in seguito ad'aver lasciato la famiglia, ma il fatto che entrambi indicavano il padre come causa della loro vita, faceva ben capire che le motivazioni dei risultati fossero interne a loro e non esterne.

Ogni uno dei due aveva reagito interiormente in maniera diversa alle grida, insulti e botte del padre o forse il Giudice ha imparato dopo, magari guidato da qualcuno e ha imparato a dialogare in maniera perfetta con il suo inconscio, ed' è guarito dalla negatività assorbita dal padre. Infatti la spiegazione all'enigma, la troviamo analizzando le parole, che erano il tormentone della loro vita, da cui ne possiamo ricavare quattro insegnamenti fondamentali, che saranno analizzati dettagliatamente nel prossimo articolo, Rivediamo le frasi:

Il primo diceva:

-"Non posso che incolpare mio padre per la vita disagiata che ho fatto".

In questa frase c'è racchiuso tutto ciò che c'è, di più letale per la propria crescita personale.

Mentre il secondo:

-"Devo ringraziare mio padre, se ora ho questa fantastica vita".

Questa frase è composta in maniera completamente diversa dalla prima, e se questo era il modo di esprimersi del Giudice, non mi sorprende che la sua vita fosse di successo, benessere e abbondanza.

Nel prossimo articolo ripartiremo da qui, da queste due frasi e vedremo i primi quattro principi, che ti sarà essenziale conoscere per affrontare questo viaggio. Resta in collegamento con il mio blog o canali social per non perdere nemmeno un articolo di "crescita personale"

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