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Articolo del Blog

L'episodio della morte di Gesù, un insegnamento per la nostra meditazione.


Devo per forza iniziare quest'articolo con una premessa, perché so già che causerà tanta incompressione e dividerà i miei lettori in due fazioni.

Forse entrambe le fazioni mi attaccheranno, ma sperò che leggerai l'artico fino in fondo, perché qualsiasi idea tu possa avere su Gesù, potresti ricevere informazioni che ti saranno utilissime nella tua meditazione.

Quando mi sono liberato dalla mia religione o setta natia...

(non mi interessa trovare le differenze fra setta o religione. Secondo me una religione, è solo una setta che esiste da tanti anni e ha molti fedeli, e anche io ovviamente nell'infanzia, ho ricevuto un indottrinamento. Puoi leggere la mia storia qui).

...insomma, quando sono fuoriuscito dai Testimoni di Geova, avevo parecchio astio e voglia di ribellione, verso tutto ciò che rappresentava Gesù è il Cristianesimo in generale.

Differenze frivole

Per i Testimoni di Geova, Gesù è un personaggio divino, solamente che a differenza dei Cattolici, non lo considerano Dio, ma solo il suo primogenito figlio, non riconoscendo la trinità.

Un altra differenza, è che non credono alla sua morte in una croce, ma credono che sia morto in un palo di tortura, senza asse orizzontale.

Per l'utilità di questo articolo, è poco importante quale sia il tuo pensiero sulla divinità di Gesù, perché ci limiteremo a considerare il suo lato umano, è poco importante se è morto in una croce o in un palo, sinceramente è anche poco importante, sapere se Gesù è realmente esistito o no.

La cosa che ci interessa per questo articolo, è il suo atteggiamento, o meglio le azioni e le parole che gli vengono attribuite al momento della sua morte.

Per comodità, ma anche perché simbolicamente è più corretto, parlerò di crocifissione e non di morte in un palo.

La mia fuga e il mio ritorno

Quando ho raggiunto la maturità e l'indipendenza, per poter'aprire la mia mente ad' altre filosofie religiose, mi sono subito rivolto verso le religioni Orientali, come il Buddismo e il Taoismo. Questo perché non accettavo minimamente gli insegnamenti, che avevano cercato di inculcarmi, fino a quel momento i miei genitori TdG, perciò ho voluto rivoluzionare completamente la mia spiritualità.

Con la ricerca, lo studio e la pratica, di queste filosofie, mi sono reso conto che il messaggio di Gesù, poteva trovare nuove interpretazioni, che pian piano mi hanno portato a riaccostarmi a lui, e considerare anche lui come mio maestro.

Se bene di Buddha, di Lao Tzu o di Confucio sia certa la reale esistenza storica, mentre di Gesù Cristo ancora no, ciò che rimane a noi oggi sono gli scritti, non gli individui. Quindi è poco importante se sono esistiti o meno, la cosa importante è l'insegnamento che ci hanno lasciato.

Cosi, mentre un giorno praticavo la mia meditazione, mi capitò di trovare un grosso ostacolo di cui a breve ti parlerò, in questo caso, furono proprio le parole di Gesù a darmi la forza per superarlo e andare oltre.

Potresti essere anche tu, in questo stesso punto della tua pratica meditativa, o forse ci arriverai a breve o più avanti, ma tutti prima o poi arriveranno a trovarsi davanti a questa situazione o molto simili, e se riesci a cogliere l'insegnamento di Gesù in croce, farai sicuramente un notevole passo avanti nella tua crescita spirituale.

Può essere che la situazione si ripresenti ancora, anzi forse lo desidererai ardentemente, visto che ora avrai la formula magica, per andare oltre e inondare il tuo corpo di potere.

Il giorno della comprensione

Ma lascia che ti racconti l'episodio in cui per la prima volta, mi sono ritrovato ad' avere fiducia nelle parole di Gesù. Sarà più facile capire, inoltre potrai approfittarne per introdurti alla pratica della meditazione, qualora tu sia agli esordi.

Ero disteso supino sul mio letto, dopo qualche minuto di attenzione sul mio respiro, una semplice osservazione, senza nessuna volontà di modificarlo, portai la mia attenzione sulla mente. L'intento era lo stesso che con il respiro: Osservare senza giudizio, senza nessuna intenzione di modifica, semplicemente se la mente procurava anche il minimo pensiero, io dovevo scorgerlo, come mi era stato insegnato dalla mia maestra Zen.

"Quando si riesce a osservare la mente, come un entità separata da chi osserva, come testimoni, senza giudicarla, senza dare ulteriore energia al pensiero nascente, essa si quieta".

Certo non è facile rimanere in questa quiete, se fosse cosi semplice basterebbe una sola seduta di meditazione, per diventare Buddha o Gesù.

Ma quel giorno, ero particolarmente vigile e attento. Cosi la mia mente si fecce da parte, il tanto giusto per far si che qual cosa, iniziasse a riempire lo spazio vuoto, lasciato libero dai pensieri.

Sentii una sensazione, come se avessi due mani poggiate nella parte superiore della testa, che premevano e scivolavano avvolgendo il mio cranio.

Contemporaneamente, all'interno, davanti ai miei occhi chiusi, comparve una luce, che interpretai come un energia, questa sensazione accompagnava la discesa di quello che ora concepivo come un fluido che si riversava al mio interno, come se io fossi una brocca, e la sommità della mia testa il foro di ingresso per versarci dentro un liquido, che in questo caso scendeva lento e vischioso, come grasso o olio molto denso.

Era tutto molto piacevole, e riusci a mantenere l'attenzione vigile su quello che mi stava accadendo. Ma poco dopo, questa sensazione si fecce cosi intensa e potente, mentre ormai era arrivata oltre la gola, che la mia mente trovo un motivo per rifare la sua comparsa.

Essendo in uno stato di estrema attenzione, ricordo tutto perfettamente.

Nella mia testa tuonarono le sue parole, che se fossero state dette dalla mente di un qualche personaggio biblico, sarebbero state attribuite al demonio, come nel caso di Eva nel Eden o Gesù stesso nel deserto.

La mente mi disse: Smettila, è pericoloso, è troppo per te, non puoi contenerlo.

Proprio cosi, mi parlava in seconda persona, come se lei non fosse me.

Mi sembrava di essere sull'orlo di un precipizio, quando la mente mugugnava, questa energia sembrava frenarsi, anche perché mi metteva paura, e questa mi portava a irrigidirmi per cercare di contenere questo potere, che entrava in me abbagliandomi dall'interno.

Mi sentii messo alla prova, la sensazione era bellissima, ma dopo cosa sarebbe successo?

La mia mente continuava a farsi sentire, ma io continuavo a vigilare per cacciarla via.

Mi disse: Cosa farai di tutto questo potere? cosa centra con la tua vita mediocre? cosa dirai ai tuoi amici, alla tua ragazza? rimarrai completamente solo.

La sensazione era come se dovessi decidere se lasciarmi morire o meno, Alessio sarebbe sparito, e non avevo la minima idea di chi sarei stato dopo.

Questa sensazione mi fecce sentire come Gesù sulla croce, la mia mente chiedeva di allontanare da me questo calice, ne aveva paura. La morte sarebbe stata solo la sua, della mente, non la mia. Sta volta fui io a chiedermi, se questo era il significato della morte e resurrezione di Gesù!

Quando realizzai questo,

decisi di abbandonarmi al mio destino,

e dissi:

SIA FATTA LA TUA VOLONTA!

Sia fatta la tua volontà

Al suono interiore di questa frase, detta con estrema fiducia e speranza, la mente scomparve, tanto che nei secondi successivi, dovevo ricordarmi e decidere volontariamente di respirare. Questa energia riprese a scrosciare copiosa come non mai, mi sentii pervadere ogni cellula dalla sua forza. Ma ormai ero stremato per via dell'opposizione che il mio corpo comandato dalla mente, aveva mostrato fino ad'allora a questa assoluta novità, cosi crollai nel sonno.

Gesù detto il Cristo era pronto, era arrivato il suo momento, l'illuminazione è istantanea, ma a quell'istante ci si arriva gradualmente, invece io ero solo agli esordi.

Se bene come racconto nel mio articolo di presentazione, iniziai a meditare per caso all'età di sei anni, non avevo ancora basi abbastanza solide, per poter mantenere l'attenzione su quel momento eccezionalmente intenso. Mi affatico tantissimo, cosi mi addormentai.

Sebbene non morii e non risorsi Cristo o Buddha, i giorni successivi camminavo tre metri sopra il cielo, come se fossi innamorato, ma senza sapere di chi.

Cose che per me erano importanti fino a quel momento, diventarono inutili, e la mia attenzione andava a finire invece su particolari, a cui prima non avrei mai fatto caso.

Mi sentivo pieno di gioia di vivere, i miei rapporti con i miei conoscenti e amici, migliorarono anziché peggiorare, come insinuo la mia mente spaventata.

Mi resi conto di non avere la donna che volevo al mio fianco, cosi trovai il coraggio per rompere con lei, non fu doloroso per nessuno dei due, fu una cosa avvenuta in maniera naturale, come se entrambi capimmo che quello era il momento giusto per lasciarci e rimanemmo buoni amici.

Questo episodio, mi portò a rianalizzare la storia di Gesù, iniziai a riconsiderare la sua figura, rileggerlo con occhi nuovi mi portò ad'avere affetto per lui, a volergli bene, un amore che non avevo mai avuto in diciotto anni di letture evangeliche, con i Testimoni di Geova.

Capii che i tempi e specialmente il luogo in cui visse Gesù, erano molto diversi da quelli in cui visse Buddha o altri maestri d'Oriente.

Buddha era un principe, nacque in India, dove le persone meditavano da migliaia di anni, portò freschezza in un mondo vecchio e stantio, ma non aveva nemici cosi tanto pericolosi, da riuscire a convincere le autorità a giustiziarlo.

Mentre Gesù si li aveva, già nel grembo di sua madre rischiò la vita, e se non mascherava il suo messaggio e non prestava le dovute attenzioni, non avrebbe mai potuto preparare il suo corpo, la sua mente e il suo spirito, a sopportare e avere il coraggio, di affrontare quel salto quantico, che da secoli, è rappresentato nella sua immagine crocifissa.

Qual'ora anche tu, come lo ero io, sei distante dalla figura di Gesù, ti invito a riconsiderare questo grande maestro.

Sicuramente in questo blog, continuerò a parlare anche di lui e del suo messaggio. Sperando di mostrartelo in una luce nuova e che anche tu possa trarre il vero potere, dalle sue parole.

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